spettacoli



TAGANROG
Dai racconti di Anton Pavlovič Čechov: Morte di un impiegato, Il Vint, I villeggianti, Chirurgia, Un conoscente, Dalla Marescialla della nobiltà. Estratti da Il gabbiano Adattamento e regia di Daria Panettieri
Con Giorgio Calvagno, Margherita Caramadre, Patrizia Casiraghi, Adriana Ferrari, Carla Locatelli, Andrea Peirone, Arianna Prato, Francesco Santagostino, Olga Piatti, Lilli Pozzi, Nadia Talarico
Sinossi
È all'interno dell'emporio familiare dello scrittore russo, che l'azione scenica è collocata. Le figure di alcuni racconti si fanno timidamente avanti incontrandosi con un giovane Čechov che, calcando le battute riprese da Il gabbiano, ci fa intendere quale sia la sua visione del teatro, lasciando lo spettatore come il lettore, solo con i suoi pensieri. Non c'è mai giudizio in Čechov; piuttosto c'è disincanto, ironia e quel velo di malinconia che trova nel riso amaro di ognuno di noi, la sua migliore espressione.
Genere Commedia Durata 75 minuti
SCHEDA TECNICA
Durata 75 minuti ca. 12 attori
Spazio scenico necessario - Lo spettacolo è adattabile agli spazi e alle attrezzature disponibili. Può essere allestito anche all'interno di strutture non teatrali, previo sopralluogo. È preferibile la dispo- nibilità della sala teatrale per le verifiche tecniche almeno il gior- no prima dello spettacolo.
Luci (modificabili in relazione agli spazi) - Mixer luci DMX 192 canali - Prolunghe e sdoppi necessari. Audio - due casse e cavo di collegamento da computer. --------------------------------------------------------------------------------

 


MAGNIFICAT
"Se la mia poesia mi abbandonasse come polvere o vento, se io non potessi più cantare, come polvere o vento, io cadrei a terra sconfitta trafitta forse come la farfalla e in cerca della polvere d'oro morirei sopra una lampadina accesa..."
Liriche di Alda Merini Adattamento e regia di Daria Panettieri Con Clarissa Chiari, Carla Locatelli, Daria Panettieri, Laura Riga- monti In collaborazione con Telefono Donna Lecco
Sinossi
Un recital poetico, commovente e violento in cui quattro figure femminili aagiscono l'una sull'altra per poi abbandonarsi. Sono la poetessa, la donna la paziente e la madre. Una struttura metallica e luminosa è lo spazio metafisico in cui la parola poetica s'intreccia
sconfinando nella vita della poetessa e viceversa. La poesia è cor- po e il corpo è vita. Alda Merini è riuscita a salvarsi da 30 anni di manicomio grazie alla sua poesia.
Genere recital poetico teatro sociale, contemporaneo Durata 60 minuti ca
SCHEDA TECNICA
Durata 60 minuti ca. 4 attrici Spazio scenico necessario - Lo spettacolo è adattabile agli spazi e alle attrezzature disponibili. Può essere allestito anche all'interno di strutture non teatrali, previo sopralluogo. È preferibile la dispo- nibilità della sala teatrale per le verifiche tecniche almeno il gior- no prima dello spettacolo. Luci (modificabili in relazione agli spazi) - Mixer luci DMX 192 canali - Prolunghe e sdoppi necessari. Audio - due casse e cavo di collegamento da computer.

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VERGESSENHEIT OBLIO
"Schwarze Milch der Frühe wir trinken sie abends Wir trinken sie mittags und morgens wir trinken sie nachts Wir trinken und trin- ken Wir schaufeln ein Grab in den Lüften da liegt man nicht eng Ein Mann wohnt im Haus der spielt mit den Schlangen der schreibt Der schreibt wenn es dunkelt nach Deutschland dein gol- denes Haar Margarete ..."
"Nero latte dell'alba lo beviamo la sera lo beviamo al meriggio, al mattino, lo beviamo la notte beviamo e beviamo scaviamo una tomba nell'aria lì non si sta stretti Nella casa c'è un uomo che gioca coi serpenti che scrive che scrive in Germania la sera i tuoi capelli d'oro Margarete..."
"Todesfugen" di P. Célan
da "Apocalisse secondo Giovanni", Libri di Isaia, "Faust" di Goe- the, "Inno alla gioia" di F. Shiller, "Todesfugen" di P. Célan, "Co- ro dei superstiti" di N. Sachs, "Se questo è un uomo" di P. Levi
Adattamento e regia di Daria Panettieri Con Patrizia Casiraghi, Clarissa Chiari, Eva Dante, Viola Dante, Franco De Filippi, Adriana Ferrari, Saul Losole, Francesco Santa- gostino, Nadia Talarico Con la partecipazione di Sauro Dante e Italo Donegana Costumi Carla Locatelli
Sinossi
Oblio rappresenta lo scolorire, il diventare oscuro e oscuro è il secolo breve, il '900 Oscuro è l'uomo che diviene ombra e svanisce. Oscura è l'ombra che atterrisce.
Il teatro può evocare, suscitare emozioni e riflessioni nell'uomo contemporaneo che è spettatore inerme del passato ma anche por- tatore di un dovere sociale e civile nel presente e per il futuro. Pur nell'impossibilità di rappresentare l'orrore vissuto dalle vittime della Shoah, riteniamo sia necessario ricordare quanto l'uomo sia stato e sia facile preda della follia e dell'odio verso i suoi simili. Si può attraversare l'oscurità di quel terrore, armati dell'unica parola possibile, quella poetica, che può dirlo sublimando quella storica dei documenti che trattengono le tracce di ciò che la Shoah (Tem- pesta devastante) è stata. La memoria ha un peso, è fatta di corpi e di voci che non possono più essere. La domanda aperta che s'inchioda nella coscienza allora è: "Cosa accadrà quando l'ultimo dei sopravvissuti non ci sarà più? Chi racconterà, dopo?". La poesia Todesfuge (Fuga di morte) del poeta Paul Célan rimbomba sorda nel suono duro e cantilenato della lingua tedesca. La lirica Inno al- la gioia di F. Shiller, viene stravolta dalla soldatessa che la canta e l'eco della grandezza della cultura tedesca viene resa oscura. Il
personaggio di Margarete è ripreso dal Faust di Goethe. La minuta figura passerà tra i soldati nazisti tesi nel saluto al führer simbo- leggiando la forza delle arti e della cultura, del resistere, sopravvi- vere ed essere luce del secolo buio per superarlo. L'arte è una vi- brazione esistenziale che tende all'assoluto e il teatro è il mezzo per farla risuonare costringendo chi guarda a essere guardato. La coscienza è percossa. Lo spettatore è chiamato in causa nel suo profondo, con responsabilità. In scena il corpo è carne, oggetto; la parola diviene oggetto: suono disarticolato, incomprensibile. Si as- siste a un sacrificio. In quanto arte composita che accoglie in sé le altre, nutrito dalla dimensione metafisica e spirituale del pensiero filosofico, il teatro sublima la realtà. Da questo luogo della memo- ria resuscitata dal torpore delle coscienze, non si può far ritorno. L'umanità è stata uccisa. Questo è il grido che lacera il tempo e ferisce la storia. L'umanità ha ucciso sé stessa e lo stato di abbando- no del pensiero e del sentimento è quasi una conseguenza naturale. Il teatro può essere la memoria "attonita" di un silenzio "assordante", affinché l'uomo rifletta sul male che può scatenarsi in qualsia- si condizione e tempo. Affinché i versi in "Se questo è un uomo" di P. Levi, siano monito e non debbano più essere scritti. Affinché non rimangano voci che gridano nel deserto.
Genere Teatro sociale, civile, storico contemporaneo Durata 75 minuti ca
SCHEDA TECNICA
Durata 75 minuti ca. 11 attori
Spazio scenico necessario - Lo spettacolo è adattabile agli spazi e alle attrezzature disponibili. Può essere allestito anche all'interno di strutture non teatrali, previo sopralluogo. È preferibile la dispo- nibilità della sala teatrale per le verifiche tecniche almeno il gior- no prima dello spettacolo.
Luci (modificabili in relazione agli spazi) - Mixer luci DMX 192
canali - Prolunghe e sdoppi necessari. Audio - due casse e cavo di collegamento da computer.

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THEATRON pensieri nella notte
Di e con Daria Panettieri
Sinossi
La potenza dei gesti tragici equivale a quella del loro linguaggio; il teatro attraverso questi straordinari personaggi -Antigone, Cas- sandra, Clitennestra e Lady Macbeth, sono legati alla notte come dimensione metafisico-simbolica dell'esistenza; la dicotomia amore e guerra, donna e uomo raforza la solitudine in cui si stagliano, come fosse un'orizzonte, le quattro figure tragiche.
SCHEDA TECNICA
Durata 60 minuti ca. 1 attrice
1 musicista dal vivo
Spazio scenico necessario - Lo spettacolo è adattabile agli spazi e alle attrezzature disponibili. Può essere allestito anche all'interno di strutture non teatrali, previo sopralluogo. È preferibile la disponibilità della sala teatrale per le verifiche tecniche almeno il giorno prima dello spettacolo.
Luci (modificabili in relazione agli spazi) - Mixer luci DMX 192 canali - Prolunghe e sdoppi necessari. --------------------------------------------------------------------------------
LADY LAZARUS
Da Ariel di Sylvia Plath
Di e con Daria Panettieri Musica dal vivo: Daniele Mencarelli
Genere: Recital poetico Durata 50 minuti ca
SCHEDA TECNICA
Durata 50 minuti ca. 1 attrice
1 musicista dal vivo - contrabasso elettrico
Spazio scenico necessario - Lo spettacolo è adattabile agli spazi e alle attrezzature disponibili. Può essere allestito anche all'interno di strutture non teatrali, previo sopralluogo. È preferibile la disponibilità della sala teatrale per le verifiche tecniche almeno il giorno prima dello spettacolo.
Luci (modificabili in relazione agli spazi) - Mixer luci DMX 192 canali - Prolunghe e sdoppi necessari. Audio: un microfono con asta. 2 casse foniche, un amplificatore per basso elettrico.